Si è spenta stamane Maria Francesca Tiepolo, personalità culturale molto conosciuta a Venezia, soprattutto per essere stata direttore dell’Archivio di Stato dal 1977 al 1990. All’amatissimo Archivio dei Frari la dottoressa Tiepolo ha dedicato l’intera esistenza, anticipando, con la sua politica di apertura dell’Istituto alla città e a un pubblico non necessariamente limitato agli specialisti, le più avanzate tendenze di oggi. Generazioni di archivisti e studiosi italiani e stranieri hanno potuto sperimentare la sua inarrivabile generosità scientifica soprattutto nei colloqui che con costante disponibilità intratteneva con quanti ricorrevano a lei per consiglio e aiuto nel corso della sua presenza quotidiana ai Frari, che si protrasse – in seno a quella che per lei era la grande famiglia dell’Archivio – ben oltre il momento del pensionamento, sino a che l’età e la salute gliel’hanno consentito.
Maria Francesca Tiepolo era nata a Venezia il 31 maggio 1925 da antichissima casata del patriziato veneziano, una delle dodici “apostoliche”. Dopo la laurea in lettere, conseguita con Roberto Cessi all’Università di Padova, fece ingresso in Archivio nel 1952 in qualità di volontaria; due anni dopo sostenne la prova per entrare nei ruoli come funzionario e fu assegnata alla stessa sede, dove conseguì il diploma di archivistica, paleografia e diplomatica. Successivamente, superato il concorso da dirigente, visse la stagione in cui l’amministrazione archivistica italiana transitava dal Ministero dell’Interno a quello per i Beni Culturali e Ambientali: dal 1974 fu soprintendente archivistico per il Veneto, per assumere infine la direzione dell’Archivio di Stato di Venezia, che mantenne fino al 31 maggio 1990, giorno della pensione. In Archivio accolse rilevanti figure italiane ed estere, ministri e presidenti del Consiglio: anche il presidente della Repubblica Francesco Cossiga nel 1985 fece visita all’Istituto veneziano.
La figura della dottoressa Tiepolo era assai apprezzata in città; profonda conoscitrice della storia veneziana, sapeva trasmettere la sua passione in innumerevoli incontri e conferenze, che risultavano sempre di alto spessore pur nell’affabile chiarezza dell’esposizione. La preziosa documentazione dell’antica Repubblica Serenissima, conservata in Archivio di Stato, veniva così presentata ai tanti appassionati in modo semplice ma rigoroso e inappuntabile. A questo si accompagnava anche l’attività espositiva, promossa tramite l’allestimento – col concorso degli archivisti e di tutto il personale – di importanti mostre documentarie negli ambienti monumentali dei Frari, che in questo modo si proponevano ai numerosi visitatori. Tra le tante, si ricordano quella su Antonio Vivaldi e l’ambiente musicale veneziano (1978), sulla sanità (1979), sulla diplomazia veneta (1982), sulla cartografia storica (1984) e sui boschi (1987). Per il merito di tali iniziative, Maria Francesca Tiepolo fu anche riconosciuta nel 1983 quale “Veneziano dell'anno”. Nel 1989 fu inoltre creata cavaliere di gran croce al merito della Repubblica Italiana.
La vita di ricerca di Maria Francesca Tiepolo, qualificata da un’amplissima bibliografia – si cita qui solo la fondamentale Guida dell’Archivio di Stato di Venezia da lei curata (1994), che descrive dettagliatamente tutte le magistrature e gli archivi dell’antica Serenissima – si svolse anche nelle molte Accademie di cui fece parte, dall’Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti all’Ateneo Veneto, dalla Deputazione di storia patria per le Venezie alla Società Europea di Cultura, dall’Accademia dei Concordi di Rovigo all’Ateneo di Brescia.
L’Archivio di Stato di Venezia ricorda oggi con profondo dolore la dottoressa Maria Francesca Tiepolo, unitamente ai tanti amici che negli anni ne hanno apprezzato e stimato le doti scientifiche e umane.