No, non abbiamo smarrito pezzi d'archivio, ma due figure di primo piano per il nostro Istituto.
In archivistica, paleografia e diplomatica, infatti, conta certamente una solida preparazione culturale e scientifica, ma il requisito più importante per lavorare in archivio è l'esperienza maturata sul campo.
Per questo, con grande dispiacere, salutiamo con affetto due colleghi - entrambi con un percorso pluridecennale ai Frari come dipendenti e come docenti della Scuola APD, che in questi giorni terminano il loro servizio e potranno godersi la meritata quiescenza. L'Archivio, dunque, saluta con affetto Giovanni Caniato e Alessandra Schiavon, augurando loro un grande futuro di studi, di passioni e di impegni.
Ad majora!
Giovanni Caniato ha lavorato oltre quarant'anni in Archivio di Stato di Venezia diventando uno degli archivisti più conosciuti e apprezzati dell'Istituto. Spinto dalla sua passione per i temi della laguna e della navigazione, ha curato per decenni la descrizione, riproduzione e conservazione del patrimonio cartografico dell'Archivio coordinando per circa un decennio anche la Sezione di fotoriproduzione, legatoria e restauro. La sua ampia produzione scientifica ha riguardato, oltre ai già citati temi della cantieristica navale e della storia di Venezia e della laguna, i bacini idrografici del Veneto e molti aspetti di cultura materiale, in particolare quelli legati al mondo delle arti e della produzione artigianale.
Alessandra Schiavon è arrivata in Archivio di Stato nel 1980 e da allora non ha mai lasciato i Frari, salvo per una breve parentesi a Treviso per dirigerne l'Archivio tra il 1998 e il 2003 e una breve - ma importante - parentesi in Soprintendenza. Una tra le massime esperte dei fondi delle corporazioni religiose soppresse, ha spaziato con i suoi interessi dalla storia delle donne alle vicende legate alle soppressioni napoleoniche documentate nei fondi demaniali. Ha tenuto per molti anni l'insegnamento di diplomatica nella Scuola APD, formando centinaia di archivisti allo studio dei documenti con passione inesauribile. Per molti utenti ha rappresentato il "volto" dell'Istituto, coordinando il servizio di didattica e occupandosi della divulgazione del patrimonio archivistico veneziano.