Tecnologia archivistica - La conservazione dei documenti d’archivio

docente: Eurigio Tonetti

Introduzione ed elementi di carattere generale.
Il bene culturale come unicum irripetibile.
La materialità dei beni e la sua conservazione; ‘Oltre il testo’: nuovo approccio al restauro documentario e librario.
Il testo scritto o disegnato e componenti materiali del bene culturale che lo contengono.
Elementi ‘non scritti’ del documento, del codice e del libro; loro importanza per la storia ‘interna’ del bene.
“Archeologia” del libro e del documento: il ‘livello delle informazioni potenziali’ e il restauro.
La conservazione dei beni archivistici e le sue strategie. Il restauro come ultima istanza.

I principali supporti scrittori: la carta.
Storia della carta e della sua fabbricazione. L’evoluzione dei metodi di fabbricazione e le fasi più significative (carta a mano di straccio; la macchina “olandese”; la
cellulosa ricavata dal legno; la produzione a macchina dall’Ottocento). Caratteristiche chimico-fisiche della carta: carta orientale, carta occidentale, carta fabbricata a macchina. Componenti usati nella fabbricazione.
L’aspetto esteriore della carta, i principali elementi: formati; filoni e vergelle; la filigrana; la collatura dei fogli.

I principali supporti scrittori: la pergamena.
Storia della pergamena e della sua produzione.
La pelle degli animali, specialmente ovini, e la sua istologia (cenni: epidermide, derma, ipoderma; il collagene).
Manifattura della pergamena: scuoiatura, salatura, conservazione, rinverdimento, calcinazione, depilazione, lavaggi, montaggio su telaio, scarnitura, essiccamento, lisciatura.
Le principali caratteristiche chimico-fisiche della pergamena: permanenza, durabilità, disomogeneità di peso e di spessore, igroscopicità.

Gli inchiostri antichi per scrivere:
Storia della produzione di inchiostri antichi: dall’inchiostro a nerofumo agli inchiostri ferrogallotannici. Caratteristiche chimico-fisiche; pregi e difetti di entrambi. Componenti degli inchiostri antichi ferrogallotannici: il vetriolo (solfato ferroso), le sostanze tanniche (noci di galla), i solventi, gli addensanti, i fluidizzanti e gli
antifermentativi.

Le legature d’archivio (e di biblioteca):
Origine e utilità, struttura delle principali legature; registro, codice, libro, volume.
Evoluzione della legatura; dal fascicolo alla compagine delle carte. I principali elementi: fascicoli, sguardie, cucitura, anime o supporti di cucitura (principali tipologie di nervi), filo, tecniche di cucitura, capitelli. Coperte o cartelle: piatti o assi, rivestimento (carta, pergamena, pelle), patta di chiusura. Sistemi di aggancio o ancoraggio, tasselli, nervi infilati, corregge; sistemi di chiusura (lacci, graffe, bindelle, ecc). Finiture e abbellimenti (impressioni a secco, in oro).

La patologia del bene archivistico e libraio.
Il normale processo di invecchiamento e deterioramento.
I danni della carta e le principali cause: condizioni climatiche e d’illuminazione, microrganismi (muffe, funghi, batteri); insetti e organismi superiori; inquinamento; incidenti traumatici (alluvioni, incendi, terremoti, ecc).
Cenni sui principali fenomeni fisico-chimici di degrado della carta: idrolisi,
ossidazione, deformazione delle fibre, biodeterioramento, fotodeterioramento. Le cause: natura del materiale (zone amorfe), componenti man mano introdotti nella fabbricazione (allume, colofonia); l’acidità degli inchiostri. Le condizioni ideali ambientali e d’illuminazione.
I danni della pergamena: la muffa vinosa.
I danni delle legature (la convessità del dorso).

La prevenzione e le strategie conservative.
Gli immobili ad uso archivio e le loro caratteristiche (percorsi e funzioni).
Caratteristiche strutturali.
Gli impianti tecnologici: antincendio (rivelazione precoce e spegnimento automatico; antintrusione; climatizzazione (e problemi connessi); ventilazione; illuminazione.
Materiali idonei per la conservazione: contenitori, carta durevole, colle.

Il restauro:

Tra teoria, dettato normativo e prassi: il progetto di restauro come momento conoscitivo irrinunciabile
I principali problemi del restauro: una difficile mediazione tra la materialità originale (il bene “com’era”) e le esigenze della fruizione
Le più comuni modalità d’intervento sulla carta e le singole operazioni: controllo cartolazione, documentazione fotografica, scucitura e smontaggio, pulizia a secco, verifica di solubilità degli inchiostri, lavaggio, deacidificazione, mending (risarcimento, sutura, stuccatura), collatura, velatura, pressatura. I prodotti d’impiego: carta giapponese (sua produzione e caratteristiche), collanti (metilcellulosa pura; colle a base poliacetovinilica).
Il restauro e il rifacimento delle legature: le più comuni operazioni e i materiali d’impiego: carta durevole; cartoncini, pergamena, pelle allumata, pelli conciate.

 


Bibliografia 

Bibliografia ASVe

Oltre al materiale distribuito durante le lezioni:

MAURIZIO COPEDÉ, La carta e il suo degrado, Firenze, Nardini, 1991

CENTRO DI FOTORIPRODUZIONE LEGATORIA E RESTAURO DEGLI ARCHIVI DI STATO, Chimica e biologia applicate alla conservazione degli archivi, Roma, Ministero per i Beni e le attività culturali – Direzione generale per gli Archivi, 2002 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Saggi 74) scaricabile anche da web 

CARLO FEDERICI, LIBERO ROSSI, Manuale di conservazione e restauro del libro, Roma, La nuova Italia scientifica, 1983; nuova ed. Roma, Carocci, 2004

FRANCA PETRUCCI NARDELLI, La legatura italiana: storia, descrizione, tecniche: 15.-19. secolo, Roma, La nuova Italia scientifica, 1989

CECILIA PROSPERI, Il restauro dei documenti di archivio. Dizionarietto dei termini, Roma, Ministero per i Beni e le attività culturali – Ufficio centrale per i beni archivistici, 1999 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato 89)

G. GUIDO GIANNINI, Il legatore di libri. Ad uso degli artigiani e dei dilettanti. Con brevi cenni storici, Milano, Hoepli, 1970

 

 

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